Descrizione
Il TFA va a sostituire i vecchi corsi SSIS (l’ultimo ciclo risale all’anno accademico 2007/08) e rappresenta una nuova nuova forma di abilitazione che non permette di accedere alle graduatorie permanenti (I fascia), tuttavia permette di accedere alle graduatorie di istituto di seconda fascia. È requisito per l’accesso al Tirocinio Formativo Attivo il possesso del titolo di laurea magistrale e dei crediti previsti dalla classe di abilitazione.
COSA SI STUDIA DURANTE IL TFA
- insegnamenti di scienze dell’educazione;
- un tirocinio indiretto e diretto che si svolgerà presso le istituzioni scolastiche sotto la guida di un tutor. Il percorso di tirocinio comprende una fase osservativa e una fase di insegnamento attivo. Alcune ore di tirocinio saranno dedicate alla maturazione delle necessarie competenze didattiche per l’integrazione degli alunni con disabilità;
- insegnamenti di didattiche disciplinari che, anche in un contesto di laboratorio, saranno svolti stabilendo una stretta relazione tra l’approccio disciplinare e l’approccio didattico;
- laboratori pedagogico-didattici indirizzati alla rielaborazione e al confronto delle pratiche educative e delle esperienze di tirocinio.
FREQUENZA
Il corso teorico del TFA deve essere frequentato presso l’Università nella quale si è superato il test di accesso. Invece il tirocinio deve essere svolto in una delle istituzioni scolastiche accreditate con apposite convenzioni con le Università.
ESAME FINALE
Al termine dell’anno di Tirocinio Formativo Attivo è previsto l’esame finale con la stesura di una tesina / relazione inerente il lavoro svolto durante il corso e il tirocinio.
Il Tirocinio Formativo Attivo è uno degli strumenti individuati dal Legislatore per qualificare e valorizzare la funzione docente attraverso“l’acquisizione di competenze, disciplinari, psico- pedagogiche, metodologico-didattiche, organizzative e relazionali, necessarie a far raggiungere agli allievi i risultati di apprendimento previsti dall’ordinamento vigente” (Art. 2 DM 249/2010).
Il piano di realizzazione e di inserimento nell’attività della scuola e di tirocinio attivo (art.12 comma 2b, D.M. 249/2010) viene qui predisposto nelle sue linee generali, essendo il piano di realizzazione specifico per il tirocinante di competenza dell’accordo tra il Consiglio di Corso di Tirocinio dell’allievo e l’Istituzione Scolastica accreditata per le attività di tirocinio.
Finalità generali
- Contribuire alla formazione “professionalizzante” del tirocinante perché agendo direttamente “sul campo” – insieme a professionisti- sia consapevole del suo ”sapere didattico” e del suo “operato” con tutti gli attori della comunità scolastica.
Obiettivi
- Conoscere la scuola come organizzazione complessa (struttura, organizzazione, legislazione)
- Osservare -“partecipando”- alla realtà scolastica
- Progettare, organizzare, animare le situazioni d’apprendimento, in un’ottica di inclusività
- Valutare, gestire e documentare la progressione degli apprendimenti
- Relazionarsi con tutti gli attori della comunità scolastica, comprese le famiglie
- Servirsi delle nuove tecnologie
- Operare nell’ottica della formazione permanente
Fasi di attuazione
Il Tirocinio si svilupperà in tre fasi:
- Fase di accoglienza ed inserimento
- Fase osservativo – riflessiva
- Fase collaborativo – operativa